Studente di Pieve di Cadore. Appassionato di politica da sempre, da un paio d'anni mi sono interessato anche a quella britannica, i libri e la cultura anglosassone sono la mia passione.

Il 4 marzo di quest’anno Sergei Skripal e sua figlia Yulia vengono ritrovati senza sensi nei pressi di un ristorante a Salisbury, nel Regno Unito: l’ex spia russa e sua figlia sono stati avvelenati con gas nervino. Ma chi è Sergei Skripal e quali sono le conseguenze del suo avvelenamento?

Sergei Skripal: la spia della rottura tra Russia e Regno Unito.

Sergei Skripal nasce il 23 giugno del 1951 nell’exclave sovietica di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania. Si unisce alle truppe aeree sovietiche Desantniki e nel 1979, con l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’URSS, si reca nel paese per combattere. Al ritorno dai campi di battaglia si diploma all’accademia militare di Mosca.

Viene arruolato dal GRU, l’intelligence sovietica, dove opera nel campo dello spionaggio sul territorio europeo. Tra il 1980 ed il 1990 lavora in Europa, tra Francia, Spagna e Regno Unito; è in quest’ultimo paese che incontra ufficiali del Governo a cui vende i nomi di alcune spie russe nel paese. Nel 2000 Skripal lascia il GRU.

Nel 2004 la spia viene arrestata e condannata a 13 anni di lavori forzati, Skripal trascorrerà la maggior parte della sua pena nella Mordovia. Nel 2010, in seguito ad uno scambio di prigionieri e sotto pressione del Governo britannico, Skripal viene rilasciato e si trasferisce a Salisbury, nel Regno Unito, con la moglie.

L’avvelenamento con gas nervino a Salisbury

Il 3 marzo scorso Yulia Skripal atterra all’aeroporto di Heathrow a Londra, con un volo partito da Mosca. Suo padre, Sergei Skripal, la porta con sé a Salisbury, dove risiede con la moglie. Dopo una giornata trascorsa insieme, alle 16.15 del 4 marzo, i due vengono ritrovati senza sensi su di una panchina nei pressi del ristorante Zizzi, secondo un testimone, James Paine intervistato dalla BBC, la ragazza “aveva una schiuma bianca attorno alla bocca ed aveva gli occhi spalancati, gli stessi erano completamente bianchi”; il primo medico che ha visitato i due riferisce di aver visto Skripal “fisso ed immobile, senza possesso delle sue funzioni corporali”. Altre 46 persone vengono ricoverate ma solo Skripal, la figlia ed un agente di polizia restano in ospedale in gravi condizioni.

Nella giornata successiva nel ristorante Zizzi ed in un pub visitato dai due vengono ritrovate tracce di Novichok – uno dei gas nervini più letali mai realizzati, prodotto tra il 1970 ed il 1980 nell’Unione Sovietica -, è lo stesso con cui vengono avvelenati Skripal e la figlia. L’intera area viene chiusa, ai residenti ed a tutti coloro che hanno visitato i due locali viene detto di lavare attentamente i propri possedimenti e 180 militari vengono convocati per mettere in sicurezza la zona. Il caso viene trattato come “tentato omicidio”.

Le reazioni nazionali ed internazionali

Nei giorni successivi il Governo britannico ha parlato dell’attacco definendolo “vile e cruento” ed accusando la Federazione Russa di aver pianificato e messo in atto l’avvelenamento. Il Primo Ministro Theresa May ha criticato la Russia per aver risposto alle accuse con “sarcasmo, disprezzo e sfida” e per non aver presentato prove affidabili e credibili. In un Question Time alla Camera dei Comuni ha detto ai parlamentari che l’unica conclusione è che la Russia è colpevole dei due tentati omicidi ed è allo stesso modo colpevole di aver messo in pericolo la sicurezza dei cittadini di Salisbury.

Il Regno Unito ha aperto una inchiesta ed il Governo ha riferito che entro i termini di legge fornirà all’OPAC (Agenzia Armi Chimiche) la sostanza ritrovata a Salisbury.

Il Governo britannico ha inoltre richiesto l’espulsione di 23 diplomatici britannici ed ha comunicato che i controlli sui voli privati dalla Russia verranno aumentati, che nessun diplomatico ne membro della famiglia reale prenderà parte ai mondiali di calcio previsti in Russia quest’anno ed ha inoltre cancellato la già programmata visita di stato nel Regno Unito del ministro degli esteri russo Lavrov.

Il Governo russo ha rigettato tutte le accuse, un assistente del Presidente russo Putin ha commentato la vicenda dicendo: “Siamo a conoscenza della situazione, ma non abbiamo informazioni su ciò che potrebbe aver portato a tutto ciò”. Lavrov ha commentato le dichiarazioni di Theresa May alla Camera dei Comuni definendole “uno spettacolo da circo all’interno del Parlamento britannico”. Lo stesso Lavrov ha aggiunto che vi saranno espulsioni di diplomatici anche da parte della Russia.

Il Governo degli Stati Uniti – attraverso le parole del segretario del segretario di Stato Tillerson, del Presidente Trump e della rappresentante presso l’ONU Haley – ha espresso pieno supporto al Governo britannico, definendo il governo russo “molto probabilmente responsabile” dell’avvelenamento.

La NATO in un comunicato si dice “preoccupata per il primo utilizzo di gas nervino in un paese membro dalla sua fondazione”, esprime “piena solidarietà al Regno Unito nella ricerca della verità” e chiede alla Russia di fornire “tutte le informazioni necessarie per risolvere il caso”.

Anche l’Ue, Francia, Germania e Repubblica Ceca hanno espresso pieno sostegno al Regno Unito.

Anche il premier Gentiloni ha espresso preoccupazione e solidarietà al governo May, attraverso una telefonata con la PM, condannando “un atto gravissimo”.