Laureato in Scienze Politiche con indirizzo internazionale all’università di Pisa. Studente di forecasting innovation and change all’Alma Mater Studiorum di Bologna. Grande appassionato di arti marziali.


Infrastrutture critiche: il servizio sanitario

Le infrastrutture critiche sono il cuore di un paese, sono state date molte definizioni di infrastruttura critica, una delle più accreditate è quella di Brunner and Suter [1], i due autori affermano che una infrastruttura critica è identificata come un’infrastruttura la quale interruzione nel funzionamento creerebbe una grave perdita, in termini economici e sociali, al paese.

È altresì vero che non esiste una chiara definizione di quale siano o meno le infrastrutture critiche. Ad esempio, nel 2016 l’Unione Europea ha creato una lista di infrastrutture critiche che però è diversa da quella degli USA.

Dei classici esempi di infrastrutture critiche sono: Sanità, Energia, Economia, Trasporto ed Educazione.

L’intelligenza artificiale svolge un ruolo centrale in questi meccanismi, il recente sviluppo delle infrastrutture critiche, infatti, si è basato su di essa.

Durante la pandemia, ad esempio, il ruolo svolto dall’intelligenza artificiale è stato molto importante perché ha permesso di svolgere dei processi fondamentali limitando il personale.

Quello che bisogna sottolineare è che l’intelligenza artificiale ha creato una capacità di recuperare ed adattarsi a condizioni che sono in continuo cambiamento ma anche a veri e propri shock improvvisi.

Va detto che non è tutto oro ciò che luccica, infatti, vi sono anche problemi di cybersecurity, un attacco informatico ad una rete molto interconnessa potrebbe essere fatale per uno Stato.

Un altro problema è la poca regolamentazione collegata anche al fatto che i dati sensibili, molte volte, non sono immagazzinati con la dovuta trasparenza.

In questo articolo si farà riferimento all’infrastruttura critica riguardante l’assistenza sanitaria.

Intelligenza Artificiale e Assistenza Sanitaria

Negli ultimi decenni l’intelligenza artificiale ha espanso i suoi confini ed è arrivata a toccare aree importanti come la sanità, questo è dovuto anche al fatto che la richiesta di prestazioni di assistenza sanitaria è aumentata a dismisura.

Per citare un report del Parlamento Europeo, l’intelligenza artificiale nell’ambito sanitario significa “la capacità di un programma di svolgere una funzione o un ragionamento che solitamente è svolto da un umano”.

Quindi lo scopo è quello di migliorare i processi del personale. I dati, i processi e gli algoritmi sono migliorati durante gli anni.

L’intelligenza artificiale tocca molti aspetti del framework dell’assistenza sanitaria, può essere utilizzata nelle cure, nella prevenzione, nella diagnosi e nel supporto a decisioni cliniche.

L’intelligenza artificiale può svolgere molte mansioni che permetterebbero ai dottori e agli infermieri di dedicare più tempo al paziente, in secondo luogo permette una raccolta di dati con grande qualità dai pazienti che possono essere utilizzati per creare algoritmi sempre più precisi.

Bisogna altresì notare che bisogna migliorare molti punti per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Il primo problema è che spesso non sono chiari i processi per cui l’algoritmo arriva ad una determinata conclusione, questo naturalmente è un grande problema per l’assistenza di un paziente. Sia i governi che il settore privato hanno investito migliaia di miliardi sull’intelligenza artificiale per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, il primo paese che ha scommesso su di essa sono gli Stati Uniti già a partire dal ventesimo secolo. Dopo gli Stati Uniti è arrivata l’Unione Europea e a seguire la Cina.

La Cina sta guadagnando l’egemonia nel mondo dell’intelligenza artificiale, questo è dovuto al fatto che la ricerca e lo sviluppo hanno avuto un notevole sostegno dal governo e dal paese che è “innovation-friendly”.

Esempi di assistenza sanitaria sviluppati tramite l’intelligenza artificiale in Cina sono:

  • WeChat”, una piattaforma che permette agli utenti di gestire i servizi sanitari.
  • Alibaba, una piattaforma business-to-consumer.
  • Ping An’s Good Doctor, la più grande piattaforma al mondo di health-management.

La Commissione Europea, tramite i suoi report ha aggiunto delle prospettive interessanti alla questione. Infatti, si è concentrata sui problemi etici di questa applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’assistenza sanitaria.

Questi problemi etici possono essere suddivisi in tre macroaree che, in realtà, spesso si sovrappongono. La prima riguarda la privacy, l’integrità e l’anonimità dei dati; l’effetto sul personale sanitario e sulla loro relazione con i pazienti; le occasionali falle nel sistema.

La seconda area si concentra su argomenti come “spiegabilità” e “interpretabilità” degli algoritmi.

L’ultima area invece riguarda degli argomenti che spesso non sono presi in considerazione, come l’umanizzazione dell’assistenza, l’uso improprio dei dati, il bioterrorismo e i pro/contro dell’intelligenza artificiale.

Concludendo, l’Unione Europea dovrebbe avere un ruolo preponderante nella corsa per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’assistenza sanitaria, va altresì detto che andrebbero svolte maggiori ricerche sull’impatto sociale, coordinando l’implementazione di linee guida etiche tra gli Stati Membri. Tutti queste tematiche andrebbero rese chiare dall’applicazione di una legislazione ad hoc che dovrebbe “catturare” la rivoluzione tecnologica per tenerla “sulla strada giusta”.


[1] Brunner, E. M., & Suter, M. (2009). International CIIP Handbook 2008 / 2009. In Security Studies.