Salve a tutti, sono Marco Meniconi e questa settimana è il mio turno nella rubrica musicale del Network,  dopo una prima “infarinatura” dell’indie, cantautorato italiano degli scorsi articoli oggi vi introduco invece al mondo del rap e vi parlerò di Dargen D’Amico.
In realtà non ci allontaneremo troppo dalla parola “cantautorato” o anche dal mondo “indie” perché avremmo a che fare con del “cantautoratorap” come lui stesso definisce la sua musica, da ciò possiamo capire il suo essere eclettico, unico nel suo genere ed indistinguibile nelle sue comparse pubbliche per i suoi occhiali da sole con i vetri a specchio.

Prima di diventare quello che è oggi l’artista ha iniziato con il gruppo “Sacre Scuole” insieme a Gué Pequeno e Jake La Furia, dopo la sua fuorisciuta il gruppo ha assunto il nome di Club Dogo.
Ci sarebbe troppo da dire sulla sua figura dal punto di vista biografico ma per capire veramente l’artista vi consiglio direttamente di ascoltare i suoi brani e la mia proposta di oggi è “Il presidente” tratto dall’album “Vivere aiuta a non morire” del 2013 che potete ascoltare QUA

Testo:

Se ti suicidi è un peccato, mortale
il suicidio nucleare è una scienza neutrale
ma solo nelle mani dell’America
che è l’unica che lo merita
santissima emerita
memoria corta
l’etica non conta
l’America forniva gli armamenti ai Contras
coi soldi ricavati della vendita delle armi all’Iran
ora si odiano però! è così avvincente che spero non finirà

Conosci il tuo nemico e ama chi combatti
facilita il terrorismo
vendigli le armi
e più ti candidi
meno sei candido

[Ritornello]
Il presidente americano dice di essere africano ma non recita mai bene e da qui nessuno ci crede
vi assicuro vi darò di più di quel che avete
se oggi avete solo fame
vi farò avere anche sete

I terroristi sono sempre gli altri
noi siamo sempre i santi
eppure la statistica dovrebbe aiutarci
ma la legge dei grandi numeri
per noi non ha i numeri abbastanza grandi
quindi armiamo minoranze per svolte democratiche
perchè le maggioranze sono poco pratiche
sono troppo lente e il mercato va veloce, allora? quanto ci vuole ancora per finire quella croce?

La convivenza l’utopia
vivere in armonia
Armenia Kurdistan Turchia
e più ti candidi
meno sei candido. Meno sei candido.

[Ritornello]

Ti controllano attraverso ciò che più ti piace
le graduatorie sono guerra ma in tempo di pace
andrà bene
vi assicuro che ce la faremo
vi assicuro
così se morite voi io ritiro il premio
punti di vista
cinque mariti e nessun figlio
cinque figli e nessun marito
punti di vista
i pirati difendono il mare della Somalia
BankItalia è un privato con interessi alle Cayman

Non puoi giudicare Dio dagli uomini
ma puoi giudicare gli uomini dai rifiuti atomici
e più ti candidi
meno sei candido. Meno sei candido.

[Ritornello]
Pezzo pubblicato nel 2013 durante la presidenza Obama, in un periodo in cui parlare di presidenza Trump sembrava una brutta battuta, di particolare interesse è anche l’intervista al veterano statunitense da parte del cantante e il monologo finale che invito tutti di ascoltare dopo l’esecuzione del brano.

Buon ascolto, e alla prossima!