È stata un’altra giornata politicamente complessa quella che si è svolta oggi tra il Quirinale, palazzo Montecitorio e, per alcune ore, anche l’Università Statale di Milano.
Nella mattinata è il Colle a comunicare – in seguito alle affermazioni dei leader di Lega e Cinque Stelle, che nella sera di domenica si sono detti pronti a riferire sull’accordo di Governo – che il Capo dello Stato avrebbe voluto sentire le posizioni dei due partiti in un quarto giro di consultazioni a partire dalle 16.30.
L’economista e professore universitario Giulio Sapelli coglie la palla al balzo e dichiara all’agenzia di stampa AGI: “Nella serata di ieri ho incontrato Salvini e Di Maio che mi hanno chiesto la disponibilità a guidare un Governo sostenuto da una loro maggioranza”. L’economista dice di essere anche in possesso di una lista di ministri da lui elaborata. Dura poco la sua candidatura, Rocco Casalino nel pomeriggio dichiara che “Sapelli non è il nome che i Cinque Stelle presenteranno a Mattarella”.
Dopo il trambusto generato dal caso Sapelli Salvini e Di Maio si incontrano a Palazzo Montecitorio. A seguito dell’incontro, durato poco meno di un’ora, Di Maio lascia Montecitorio per il Colle.
Il colloquio del leader dei Cinque Stelle ed il Capo dello Stato dura all’incirca quarantacinque minuti. Di Maio parla con la stampa subito dopo. Il leader grillino si dice soddisfatto del clima che si respira fra il suo partito e la Lega ma si dice soprattutto soddisfatto per come procede l’accordo, che verrà sottoposto al voto degli iscritti attraverso la piattaforma Rousseau. In conclusione Di Maio dichiara che ne lui ne Salvini faranno alcun nome pubblicamente, gli incontri della giornata con Mattarella sono serviti solo a chiedere altri giorni per rifinire l’accordo. Di Maio è sicuro però che nonostante la lunga attesa il Governo si farà e questo Governo “giallo-verde” sarà l’inizio della terza Repubblica.
Poco dopo Alessandra Sardoni del TG La7 conferma due indiscrezioni: un nome da proporre al Capo dello Stato c’è – ed è già stato esposto da Di Maio a Mattarella – ma la Sardoni conferma inoltre che la procedura di voto per confermare l’accordo di Governo verrà ripetuta anche dalla Lega in un referendum tra gli iscritti. Dalle file di Forza Italia Renato Brunetta annuncia che il partito di Berlusconi non voterà la fiducia però è speranzoso che la coalizione resisterà. Nei minuti successivi al colloquio Di Maio-Mattarella viene rilasciato anche un comunicato del Colle che sente il dovere di confermare che il Capo dello Stato non ha posto nessun veto sul nome di Sapelli, che però non gli è stato presentato.
Dopo Di Maio il Presidente della Repubblica incontra Salvini, che parla dopo un incontro di un’ora. Il segretario della Lega evidenzia lo sforzo personale che porta avanti dal 4 marzo per dare un Governo al paese. Salvini esprime soddisfazione per la trattativa in corso ma specifica che non c’è una discussione sui nomi, il tempo richiesto serve per elaborare i punti mancanti. Il senatore milanese ribadisce di parlare non solo come leader della Lega ma soprattutto come leader del centrodestra, coalizione che lui personalmente non vuole spaccare. In conclusione Salvini ringrazia Di Maio e tutto lo staff grillino per tutti gli sforzi di questi giorni, “Sta screscendo ogni giorno una stima sempre maggiore nei loro confronti” dice Salvini.
Alle parole dei due leader segue il comunicato stampa del Quirinale: “Il Presidente concede ai partiti il tempo necessario, non è sua intenzione bloccare la formazione di un Governo politico che avvii la legislatura. Saranno i leader a dire al Capo dello Stato quando saranno pronti”. Un altro giorno di consultazioni, senza risultati quindi e l’attesa per il Governo potrebbe essere ancora lunga.