Lega e Cinque Stelle l’accordo è possibile?
Con il passare dei giorni si va delineando meglio la situazione politica in cui ci troviamo e l’eventualità di questo ipotetico “bacio” tra Salvini e Di Maio sembra sempre più vicina.
Dopo gli accordi presi per le elezioni dei presidenti di Camera e Senato resta solo da capire quali sono le battaglie comuni e quali i punti di scontro.
Effettivamente nei programmi politici dei due partiti possiamo trovare quattro importanti punti di convergenza:
- Immigrazione, anche se con toni differenti entrambi i partiti si sono dichiarati scettici su questo tema e le posizione più moderate dei pentastellati non sembrano inconciliabili con quelle più radicali dei leghisti.
- Taglio dei costi della politica, è stato lo stesso Salvini nelle scorse settimane ad avvicinarsi ai cinque stelle su questo tema indicando come priorità del Carroccio il taglio delle spese inutili e dei vitalizi.
- Economia, abolizione della Fornero e aumento del deficit pubblico, su questi temi, che comprendono spesa pubblica e pensioni, nella campagna elettorale i due partiti si sono mostrati molto vicini.
- Rapporti con l’Unione Europea, anche se entrambi i partiti in campagna elettorale hanno preso posizioni più “moderate” su questo tema, leghisti e pentastellati si sono assestati per anni su idee più radicali, come l’uscita dall’euro.
Non è tutto oro quel che luccica, le divergenze tra i due partiti sono proprio le proposte su cui Salvini e Di Maio hanno puntato durante tutta la campagna elettorale; è ora della musica.
La Flat Tax
La Lega e tutto il centrodestra ha proposto dall’inizio della battaglia elettorale la ormai famosa Flat Tax, ovvero un sistema fiscale che applica la stessa aliquota a tutti i contribuenti, indipendentemente dal loro reddito.
Il Carroccio ha fissato questa aliquota al 15%, tradotto nella vita reale questo significa una drastica riduzione delle imposte soprattutto per i redditi più alti. La posizione dei grillini è differente, il movimento punta infatti a una riduzione delle imposte soprattutto per le classi medie, con una no tax area per i redditi fino a 10mila euro.
Come sempre siamo sempre in un “Pazzo Pazzo Mondo di Tasse” (clicca QUI)
Il Reddito di Cittadinanza
Se la Flat Tax è il cavallo di battaglia del centrodestra, il reddito di cittadinanza è di sicuro quello dei pentastellati. Peccato che Salvini ha ribadito più volte di non voler dare soldi “a chi sta a casa senza fare niente”.
Questo potrebbe essere il punto di maggiore criticità, viste le aspettative che questa misura ha creato nell’elettorato a cinque stelle mi sembra difficile immaginare un governo stabile che accantoni questa misura. Sarebbe sicuramente visto come un tradimento da chi ha votato il movimento.
Salvini, che nella sua vita precedente era un assiduo frequentatore del Leoncavallo, famoso centro sociale milanese, forse si sarà ricordato di quello che proponevano i 99 posse già nel 1994: il Salario Garantito. (clicca QUI).
Come Finiremo?
I punti di divergenza non sono finiti, per esempio i cinque stelle vorrebbero ridurre la spesa militare, la lega vorrebbe aumentarla; anche il tema del federalismo e delle autonomie regionali sembra un tema su cui i due partiti potrebbero avere delle differenze di pensiero.
Cari Prosperi purtroppo non ho ancora sviluppato delle doti da veggente per cui non so come tutto questo finirà ma sinceramente mi sembra che l’Italia stia soffrendo “Del Dolore Post-Operatorio”, Naufragando (clicca QUI).
Ci vediamo al prossimo appuntamento con la Rubrica Musicale, Saluti Prosperi e Buon Ascolto.