Bentornati ad un nuovo appuntamento con il Release Radar del Prosperous Network, un apparecchio alieno che vi permette di non perdere nessuna nuova uscita sul panorama musicale. Vediamo cosa queste prime settimane di ottobre hanno portato di nuovo sul palcoscenico.
Willie Peyote
“Metti che domani scoppia la guerra mondiale, ma noi siamo italiani e puntiamo a pareggiare”
Canta così Willie nel suo nuovo album pubblicato il 6 ottobre intitolato “Sindrome di Tôret“, un album che non sorprende ne delude in cui il rapper nostrano continua il suo percorso artistico a cavallo tra ironia, provocazione e satira. Come sempre non mancano i featuring (tra cui da non perdere “C’hai ragione tu” con Dutch Nazari) e come sempre non mancano i riferimenti ai grandi cantautori italiani. Questo quarto album potrebbe essere la consacrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, di Willie nell’Olimpo del cantautorato-rap italiano. La citazione da cui siamo partiti viene da “Metti che domani” canzone simbolo di questo lavoro che affronta il tema della libertà d’espressione e dei limiti della stessa il tutto inserito nel mondo dei social media. Un ascolto lo merita sicuramente.
https://www.youtube.com/watch?v=vxgjIKMBUPQ
Liam Gallagher
Finalmente, il 6 ottobre, è uscito “As you Were” il primo album da solista di Liam Gallagher icona del British-pop di Manchester. Questo lavoro era stato anticipato dall’uscita del singolo “Wall Of Glass” pubblicato a fine maggio e che su YouTube conta già più di 7 milioni di visualizzazioni. Sinceramente non mi aspettavo molto da Liam che nel suo percorso post-Oasis, soprattutto con i Beady Eye, non era mai riuscito a convincermi. Sono rimasto invece piacevolmente sorpreso da questo nuovo lavoro solista che mostra un’artista ancora in forma e che non ha perso lo smalto che ha sempre caratterizzato la sua figura. Il passato di Liam non è sicuramente tra i più leggeri ma in questo album Vintage e freschezza si mescolano per offrire canzoni dal sound inconfondibile ma allo stesso tempo nuove. Esempio di questo è “For What It’s Worth” ballade dal sapore nostalgico ma molto attuale.
https://www.youtube.com/watch?v=SDrPghDvYA4
Enter Shikari
Non potevo lasciarvi però prima di parlarvi di un gruppo poco conosciuto in Italia ma simbolo del metalcore britannico. Questa band, molto popolare oltremanica, è stata, a mio parere, la più influente nell’espansione dell’electronicore, genere che mischia il classico metalcore alla musica elettronica. Il nuovo lavoro si chiama “The Spark”, pubblicato il 22 settembre, rappresenta una nuova frontiera per la band che si getta in sonorità più mainstream, in termini di temi e suoni. Un album intimo e melodico che stupisce la critica, abituata a sentire questo gruppo sperimentare ma forse non fino a questo punto. I demoni interiori della band non urlano più ma sembrano quasi ballare tra tematiche sociali più ampie (Brexit, Riscaldamento Globale…), però la loro presenza è ancora preponderante nell’intero album. “Rabble Rouser” ne è l’esempio perfetto, l’elettronica si sposa con sonorità africane e ne esce un pezzo a cavallo tra il rap e il post-punk.
https://www.youtube.com/watch?v=EuvVOA8uvsc
Prosperi ci vediamo settimana prossima con un nuovo appuntamento della rubrica musicale! Buon Ascolto.