30 settembre
Mario Bianchi, neo diciottenne, si è da poco iscritto al sito per riscattare il Bonus Cultura da 500€.
Mario, tuttavia non si definirebbe un ragazzo di cultura, e preferirebbe spendere i suoi 500€ in qualcosa che lui reputa più divertente ed entusiasmante. Gli viene allora una brillante idea.
Sperando di poter tirare su almeno 300-350€, Mario riceve diverse offerte, finché non riceve un’interessante messaggio:
Mario, immaginando già il portafoglio pieno, accetta subito e, dopo essersi accordato per il pagamento e dopo averlo ricevuto, passa le credenziali per accedere al sito del Bonus.
Chiuse le trattative, Mario esce di casa e va a godersi i suoi 400€ andadosi a comprare lo smartphone che desiderava da tempo.
31 settembre
Il giorno dopo aver concluso l’affare, Mario riceve una mail da ACI (Automobile Club Italiano), nella quale gli vengono fatti i complimenti per la creazione del suo nuovo account.
“Qualcuno avrà voluto farmi uno scherzo iscrivendomi con la mia mail” – pensa Mario.
7 ottobre
Visto che ha avuto da poco una brutta influenza, Mario, il 2 ottobre è andato all’ASL a fare degli esami del sangue, e oggi sarebbero stati pronti. Va allora sul sito dell’ASL, accede con il codice prenotazione e la password che gli sono stati dati al momento dell’accettazione, ma riceve un messaggio di errore:
Telefona allora all’ASL, senza però riuscire a convicerli del fatto che non ha scaricato i referti, e gli viene richiesto, per tanto, di recarsi direttamente all’ufficio per poterli ritirare a mano.
13 ottobre
Un paio di settimane dopo il suo nuovo acquisto, Mario riceve alla sua cassetta di posta elettronica una strana email. Mittente: Ministero della Difesa – Concorsi. Oggetto: Effettuata iscrizione al bando di concorso per il reclutamento di complessivi 41 Ufficiali nei ruoli speciali delle Armi e dei Corpi dell’Aeronautica.
Pensando a un altro scherzo, Mario cestina immediatamente la mail appena ricevuta.
14 ottobre
Il giorno successivo riceve un messaggio molto particolare da InpsInforma:
Mario, allora, inizia a chiedersi cosa stia succedendo. Tutti questi messaggi e queste incomprensioni con enti pubblici, senza che lui abbia mai contattato né il Ministero della Difesa, né l’INPS. Poi quello dei referti è proprio un mistero.
Telefona a INPS, dove gli viene detto che lui ha fatto l’accesso al loro sito tramite lo SPID e ha fatto richiesta per un contributo particolare destinato ai neo-disoccupati. Mario d’istinto dice al telefono “Ma io non ho mai lavorato in vita mia! Inoltre, su quale conto corrente addebitate questo contributo?”. “Beh, su quello che ci ha fornito lei”, risponde l’operatore del call center.
Mario, allora, dopo aver richiesto l’annullamento del contributo per cui era stata fatta domanda qualche giorno prima, chiude la telefonata e capisce: quel dannato SPID. Non avrebbe mai dovuto vendere le sue credenziali.
Telefona allora immediatamente al suo provider SPID e blocca il suo account con successo. L’incubo è finito.
16 ottobre
Mario va a finalizzare l’immatricolazione al Politecnico di Torino (Mario è un anno avanti, avendo fatto la primina) e, dopo un’ora di coda in segreteria gli viene detto:
“Mi dispiace, ma lei risulta già immaticolato all’Università di Torino, facoltà di Scienze Informatiche, iscrizione effettuata il 1 Ottobre 2017“.
Disclaimer
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Il codice fiscale è stato costruito in maniera tale da essere coerente con il resto del racconto, e la password è stata generata in maniera casuale. Non permettono l’accesso a nessun account 18app. Tuttavia il racconto è realistico, e lo SPID è uno strumento molto importante. Non solo vendere il Bonus Cultura significa truffare lo Stato, ma significa mettere in grosso pericolo la propria sicurezza personale. Lo SPID è ricco di funzionalità, e il suo accesso non è da condividere in nessun modo.