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L’Impero britannico – Seconda parte

La prima parte di questo articolo la trovate qui.

Afghanistan – 1873-1881

Nel 1837 Dost Mohammad prende il potere in Afghanistan e si auto-proclama emiro.

Già dal XVIII° secolo la Russia è interessata a stabilire dei rapporti commerciali con l’India. Per farlo però ha bisogno di un “regime fantoccio” in Afghanistan, quest’idea però non viene sopportata dagli inglesi. Inglesi e russi spediscono dei loro mediatori in Afghanistan, Dost Mohammad si trova circondato. Dopo pochi mesi di trattative gli inglesi lasciano Kabul. Nel 1838 Lord Auckland, Governatore dell’India, spedisce le sue truppe in Afghanistan per riportare la dinastia Duranni – più vicina agli inglesi – al potere.

Tra il dicembre 1838 e la fine del 1840 l’esercito britannico raggiunge l’Afghanistan e conquista Kandahar e Kabul, qui Shah Shuja – un monarca “fantoccio” sotto il controllo degli inglesi – viene incoronato. Dost Mohammad viene arrestato e la sua famiglia mandata in esilio.

Nonostante le vaste conquiste le truppe inglesi si trovano in difficoltà quando devono combattere con le tribù afghane. Nel 1842 le truppe inglesi si ritirano, lasciando Shah Shuja alla sua sorte (verrà ucciso poi dalle tribù afghane). Dost Mohammed ritorna al potere sino alla sua morte nel 1863 quando gli succede il figlio Sher Ali.

Sher Ali è politicamente vicino al governo russo, questa vicinanza provoca la reazione degli inglesi che nel 1878 spediscono le loro truppe in Afghanistan, dopo alcuni anni di battaglia firmano con Yakub Khan – il figlio di Ali, succedutogli mesi prima – un trattato di pace. Khan accetta di stabilire un’ambasciata britannica a Kabul. Da questo momento tutti gli affari esteri dell’Afghanistan vengono gestiti dagli inglesi.

Cecil Rhodes – 1871-1891

Alla fine del XIX° secolo l’uomo che guida l’espansione Britannica in Africa è Cecil Rhodes. Cecil arriva in Sud Africa appena diciottenne e inizia la sua scalata verso il successo facendo l’imprenditore e commerciando oro. Nel 1885 Cecil possiede le due più grandi aziende esportatrici di oro e diamanti. Rhodes si arricchisce, ma con un unico scopo: stabilire delle colonie britanniche in Africa e colonizzarla interamente. Nel 1889 Rhodes forma la British South Africa Company e ottiene il permesso dalla Regina di creare colonie in Africa.

Rhodes colonizza il moderno Zimbabwe ed il Bechuanaland (l’odierno Botswana). Nel 1891 il Governo britannico da a queste colonie lo status di Protettorato Britannico.

La crescita della Rhodesia – 1890-1900

La popolazione nella zona – che viene nel frattempo nominata Rhodesia –  cresce fino a raggiungere i 1500 abitanti nel 1892. Agli inizi del decennio però la compagnia di Rhodes si trova in difficoltà a mantenere il potere in Rhodesia, le tribù che la popolavano originariamente vogliono sempre più potere e autonomia. Nel 1893 Leander Jameson, leader della Rhodesia, dichiara guerra alle e tribù ribelli. Le truppe inglesi vincono la guerra e le tribù si ritirano.

Le conquiste di Rhodes crescono, il territorio della Rhodesia aumenta e viene creato il protettorato dell’Africa Centrale.

La caduta dell’Impero – XX° secolo

Con la cattura di Singapore da parte dei cinesi nel 1942, gli inglesi capirono che il pieno possesso delle colonie non era garantito. Il governo inglese decise così di stabilire un patto con il governo indiano: se l’India fosse rimasta fedele durante la guerra alla fine di essa avrebbe avuto l’indipendenza. Ero chiaro che dopo l’India l’indipendenza sarebbe stata richiesta da tutte le altre colonie. Nel 1950 l’India riceve l’indipendenza e diventa una Repubblica autonoma.

Singapore diventò indipendente nel 1965, quando, dopo essersi unita a Malaya, Sarawak e Borneo del Nord, lasciò la neonata unione, chiamata Malesia. Tra il 1957 ed il 1968 tutte le colonie in Africa ricevono l’indipendenza. Tra il 1962 ed il 1980 anche le colonie caraibiche lasciano l’Impero. Nel 1982 l’Argentina invade la vicina colonia britannica delle isole Falklands, da questa invasione si scatena una guerra che vedrà uscire vittorioso il Regno Unito.

Nel 1997 Hong Kong, diventa una regione amministrativa speciale della Cina (come stabilito 13 anni prima). Le 52 colonie rimaste (tra cui Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa) formano il Commonwealth delle Nazioni, un organizzazione sovranazionale in cui si riuniscono tutte le ex colonie dell’Impero britannico.