Studente di Pieve di Cadore. Appassionato di politica da sempre, da un paio d'anni mi sono interessato anche a quella britannica, i libri e la cultura anglosassone sono la mia passione.

Dal 1607 al 1997* il Regno Unito ha fatto parte – ed è stato a capo – del più grande Impero della storia, che nel suo periodo di massima estensione ha ricoperto un quarto della superficie terrestre ed ha avuto una popolazione di 458 milioni di abitanti, ma qual è la sua storia?

Gli inizi – 1490-1600

Dal 1490 Portogallo, Spagna ed Inghilterra spediscono i loro migliori navigatori per trovare nuove terre oltremare in cui stabilire colonie. Nel 1497 Enrico VII da a Giovanni Caboto (John Cabot per gli inglesi) il compito di trovare una nuova via per raggiungere le asie attraverso l’Atlantico. Caboto probabilmente raggiunge l’isola di Terranova, oggi in Canada, ma il suo viaggio non porta particolari scoperte.

Colonie ad est – 1600-1700

Nel 1600 la Regina Elisabetta I fa costituire una “Compagnia di Mercanti che commerceranno nelle Indie dell’est”. I commerci della East India Company si svolgono con successo ma la competizione con i rivali olandesi porta a violenze che culminano con il massacro dei mercanti inglesi ad Amboina nel 1623.

Questa rivalità porta gli inglesi ad interessarsi principalmente all’India. Nel 1613 a Surat viene aperta una fabbrica di tessuti, spezie e tinture. La prima nave di beni prodotti dagli inglesi in India salpa da Surat per l’Inghilterra nel 1615. Surat rimane la base degli inglesi fino al 1687 quando viene sostituita da Mumbai. Alla fine del XVII secolo sono presenti colonie inglesi a Mumbai, Madras e Calcutta.

Virginia – 1607-1644

Nell’aprile del 1607 tre navi inglesi approdano a Chesapeake Bay. Proseguono attraverso un canale (James river, in onore di re Giacomo) e raggiungono un’isola in cui stabiliscono la loro colonia. All’isola danno il nome di Jamestown, al territorio intorno ad essa danno un nome che ricorda la loro compianta Regina vergine, Virginia. Sono più di 100 i coloni inglesi che si insediano a Jamestown, tra loro, sette vengono nominati per presiedere un consiglio che dirigerà la colonia.

Altre quattro navi raggiungono Jamestown nel 1609 portando il numero dei coloni a 500. Negli anni successivi carestie, miseria e fame portano il numero di coloni a 60.

Padri Pellegrini – 1620-1621

Nel 1620 la nave Mayflower con a bordo 102 passeggeri salpa dal porto di Plymouth in Inghilterra. Dopo un viaggio di otto settimane raggiungono Capo Cod. Non lontano da Capo Cod gli inglesi fondano una colonia che chiamano Plymouth, in onore della loro città.

Il freddo inverno del New England dimezza il numero dei coloni. I sopravvissuti organizzano una festa per ringraziare il Signore di essere stati salvati, alla festa partecipano numerosi nativi, dando vita al primo Giorno del Ringraziamento.

Massachusetts – 1621-1692

Il successo dei coloni di Plymouth e la grave situazione economica e sociale dell’Inghilterra spingono altri Pellegrini a partire per l’America.

Nel 1629 una compagnia di puritani viene incaricata di fondare altre colonie in America, 11 navi con a bordo 700 coloni, 240 mucche e 60 cavalli salpano dall’Inghilterra nel 1630. Boston viene scelta come capitale della colonia ed attorno ad essa si formano numerose “città-stato”, ognuna con una Chiesa e con un Governo composto dai membri di quella Chiesa.

Il sistema Boston funziona, la colonia cresce sia in campo economico che in campo sociale. Nel 1636 viene fondata Harvard e nel 1640 saranno ventimila i coloni inglesi in Massachusetts. Nei decenni successivi cresce la popolazione e si formano nuove colonie. Il Connecticut nel 1662 ed il New Hampshire nel 1679.  La colonia originaria di Plymouth viene assorbita dal Massachusetts. Il Rhode Island viene fondato da un prete, cacciato dalla colonia del Massachusetts per le sue opinioni politiche.

La Guerra dei sette anni – 1748-1763

Nel 1748, alla fine della Guerra di successione austriaca Louisbourg viene restituita ai francesi e Madras agli inglesi. Rimangono però conflitti in America dove inglesi e francesi combattono per l’Ohio ed in India. Nel 1756 scoppia la guerra dei sette anni.

Dopo la guerra dei sette anni la Francia cede agli inglesi i territori del Mississippi e dell’Ohio, eliminando quindi di fatti le colonie francesi in America (ai francesi rimane solo New Orleans) e lasciando agli inglesi il pieno controllo dell’America settentrionale, Canada escluso.

Boston Tea Party – 1773

Nel dicembre del 1773 le navi della East India Company raggiungono Boston pronte a scaricare un carico di tè. Gli abitanti di Boston però si rifiutano di ricevere il tè in quanto dovranno pagare delle tasse elevate per poterlo scaricare. La popolazione si rivolta quindi agli inglesi e sale sulla nave gettando tutto il carico in acqua.

La reazione di Londra non tarda ad arrivare, nel 1774 il parlamento di Westminster promulga una serie di leggi che puniscono Boston in modo da poter ripagare la East India Company del carico perduto. La prima di queste leggi ordina la chiusura del porto di Boston. Un’altra legge mette Boston sotto il controllo militare del Generale Thomas Gage. La situazione si infiamma e la popolazione si rivolta definitivamente contro il dominio inglese.

Tutte le altre colonie inglesi esprimono il loro supporto a Boston portandole in conflitto con i Governatori britannici. Le colonie propongono quindi di mandare dei loro delegati ad un congresso a Philadelphia in settembre. Tutte le colonie, tranne la Georgia, accettano questa proposta.

Il primo Congresso – 1774

56 delegati di dodici colonie si riunirono a Philadelphia. I delegati sono i leader politici delle colonie, tra loro c’è George Washington per la Virginia.

I delegati sostengono che le misure decise da Westminster li privano dei loro diritti naturali e quindi sono incostituzionali. Decidono inoltre, dal dicembre successivo, di boicottare l’importazione di merci nel paese e di impedire l’esportazione delle merci americane.

I delegati decidono che si rincontreranno nel Maggio del 1775, ma è ormai chiaro che la guerra civile è sempre più probabile. Si creano due fazioni: I coloni originari che vogliono l’indipendenza, i Patrioti e quelli fedeli agli inglesi, i Lealisti.

I Patrioti passano l’inverno a prepararsi alla guerra mentre il parlamento decide che c’è bisogno di misure più forti contro i coloni. Al Generale Gage viene ordinato di utilizzare meglio le sue truppe, Gage decide quindi di attaccare un deposito di armi dei Patrioti nel Massachusetts.

Lexington e Concord – 1775

L’obiettivo di Gage era un deposito di armi a Concord, a 30 km da Boston. L’attacco segreto però fallisce, quando i 700 uomini di Gage partono da Boston un patriota corre a cavallo per informare I cittadini di Concord.

Quando gli uomini di Gage raggiungono il deposito di Concord lo trovano vuoto, ritornano quindi a Boston e durante il tragitto numerosi uomini vengono uccisi da Patrioti imboscati. Inizia così la Guerra d’Indipendenza.

La perdita delle colonie americane – 1775-1783

La sconfitta degli inglesi era data per scontata da molti, una guerra a 3000 km di distanza era impossibile da vincere. Il risultato definitivo diventa sempre più chiaro quando, nel 1778, la Francia entra in guerra a fianco dei Patrioti, come vendetta per le perdite del 1763.

Gli inglesi perdono la guerra sei anni dopo il suo inizio ma truppe inglesi rimangono nel paese fino al 1783, quando si ritirano da New York.

*Il 1997 è l’anno in cui Hong Kong è ritornata sotto la supervisione della Cina, per questo motivo questa data viene definita da molti, tra cui il Principe Carlo, quella in cui cade l’Impero Britannico. Di Hong Kong e delle altre colonie asiatiche ed africane parleremo nella seconda parte di questo articolo.