Eccoci ritrovati al terzo appuntamento della Rubrica Musicale.
In questa sosta del nostro viaggio a cavallo tra musica e politica volevo parlare di una questione scoppiata a Maggio di quest’anno.
Ci troviamo in Ucraina, più precisamente nella regione del Donbass, regione contesa dal 2014, ossia da quando i separatisti hanno dichiarato l’indipendenza da Kiev, attraverso un referendum popolare. Il governo centrale non ha mai però riconosciuto la sovranità agli indipendentisti, dichiarando illegale la consultazione e continuando a considerare il Donbass come parte del territorio nazionale; potete leggere un nostro approfondimento sulla questione ucraina QUA
Vi starete chiedendo perché parlo del Donbass nella mia rubrica musicale; dal 30 aprile al 5 maggio, la Carovana Antifascista della solidarietà, alla sua terza edizione, ha deciso di intrapendere un viaggio nella regione per portare solidarietà e sostegno alla popolazione e ai militanti ucraini “perseguitati dal governo di Poroshenko”.
Il governo Poroshenko non ha gradito l’iniziativa, accusando chi ha partecipato all’iniziativa di aver violato le leggi anti-terrorismo ucraine. Kiev ha così chiesto l’arresto dei membri della delegazione, la loro estradizione e dunque la consegna alle autorità del Paese.
Questa Carovana oltre a degli incontri istituzionali con politici locali e sindacati, nelle due repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk, ha portato con se medicine, quaderni e giocattoli per i bambini, e in particolare per gli ospiti degli orfanotrofi del Donbass.
Non vi ho ancora detto però come questo riguardi la musica…
La Carovana Antifascista della solidarietà è organizzata dal gruppo musicale Banda Bassotti, insieme a loro troviamo, nella delegazione italiana della carovana, Eleonora Forenza, europarlamentare di Altra Europa; Giorgio Cremaschi, ex segretario Fiom; Andrea Ferroni, portavoce nazionale dei Giovani Comunisti e consigliere comunale di Torgiano, in provincia di Perugia.
Ma chi è la Banda Bassotti?
La Banda Bassotti è un gruppo ska punk formatosi nel 1987 a Roma. Sono conosciuti per le loro canzoni generalmente antifasciste e politicamente impegnate. Da sempre impegnati nel sociale, sono diventati famosi negli ambienti di sinistra per poi diventare noti artisti a livello internazionale.
Insomma sono il classico gruppo da manifestazione.
Di seguito vi riporto il testo della loro canzone più conosciuta Figli della stessa rabbia, che potete ascoltare QUA:
Forte il pugno che colpirà in ogni paese in ogni città
Chi cammina sopra ai corpi violenta le culture cancella i ricordi
Forte il braccio che alzerà la bandiera rossa della libertà
Come chi combatte sui monti con le scarpe rotte quando fischia il vento
Come Augusto Cesar Sandino, Josè Martì y Camilo Torres
Come chi combatte col cuore la causa dei poveri contro l’oppressore
Come Steven Biko, Hochimin la comandante Clelia, Samora Machel
Come el Che, Farabundo Martì figli della stessa rabbia
Come i Sioux e i Cheyenne, Tupac Amaru e Simon Bolivàr
Come el Che, Farabundo Martì figli della stessa rabbia
Io qui vi saluto, esprimendo il mio personale sostegno alla Carovana Antifascista, ci vediamo Mercoledì prossimo 🙂