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Brasile: tra proteste e corruzione

Durante la giornata di ieri (24/5/17) si è svolta una grande manifestazione a Brasilia per chiedere le dimissioni del Presidente Michel Temer, a seguito della diffusione di un audio nel quale autorizza il pagamento di una tangente all’ex presidente della Camera, Eduardo Cunha, per comprare il suo silenzio nello scandalo ‘Lava Jato‘.

Durante la marcia verso il palazzo presidenziale, la polizia è intervenuta con stordenti e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, circa 35.000, secondo alcuni media.
La risposta della folla è stata violenta, molti ministeri di Brasilia sono stati vandalizzati, le sedi del ministero dell’Agricoltura e delle Finanze hanno registrato principi d’incendio, barricate e cumuli di rifiuti sono costruite in molte parti della città per fronteggiare le cariche della polizia.

In queste ore circolano in rete molti video degli scontri, grazie ai quali è possibile vedere con i propri occhi la violenza di ambo le parti in questo conflitto non convenzionale consumatosi nei pressi del quartiere presidenziale.

Michel Temer autorizza come risposta, attraverso un decreto di emergenza dalla durata di 60 giorni, l’impiego dell’esercito per garantire la sicurezza della sua persona e per il mantenimento dell’ordine pubblico nella capitale.

L’Operação Lava Jato è un’operazione della polizia federale del Brasile per portare alla luce un sistema di tangenti all’interno dell’azienda petrolifera statale Petrobras. Dall’originale indagine per riciclaggio la polizia ha ricostruito un complesso di corruzione in seno al grande marchio brasiliano, che include nomi politici illustri come quello del Presidente Temer o Eduardo Cunha, ex presidente della Camera arrestato.

Il 19 Gennaio 2017 il Giudice della Corte Suprema Teori Zavascki, incaricato di valutare prove chiave del caso è morto in un incidente aereo nei pressi della città turistica di Paraty.

Temer in una dichiarazione ufficiale ha affermato di non avere intenzione alcuna di dimettersi dal suo ruolo, affermando che l’indagine per corruzione autorizzata dalla Corte Suprema è il modo più efficace per dimostrare la sua innocenza.

Michel Temer è entrato in ufficio un anno fa a seguito dell’impeachment del Presidente Dilma Rousseff.